Sanzionate le maestre di Posada
LA Sanzione?? Scontata! Più che un goal ci pare un calcio d’angolo 🙄 Di sicuro, la “dirigentessa” Piredda si è tenuta in linea con le sanzioni appioppate a livello nazionale ad altri docenti; pare abbia preferito non forzare troppo la mano vista l’attenzione mediatica data all’evento di Posada. Troviamo veramente assurdoprendersela con docenti stimate ed apprezzate e renderle un bersaglio del proprio potere.
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Ci sembra alquanto ridicolo , visto anche il dissenso del 98% dei genitori,
aver dato addosso alla Deledda e alla Carroni solo per aver esercitato un loro diritto a tutela degli alunni. Ora, qui non è questione di “non rispettare” le idee/decisioni altrui, che oltretutto non sono mica tutte da rispettare , è che quando uno fa le cretinate , sempre cretinate restano, che siano “da rispettare” o meno. Il prossimo passo ? Per logica, la “vicepresidentessa” e la “pedagoghessa” dovrebbero fare ricorso, o NO ?? Staremo a vedere e Vi terremo informati.
Concludiamo ringraziando le “Terroriste Sarde” per aver scelto questo blog come mezzo di condivisione della loro vicenda;
*** Sanzione Carroni *** Sanzione Deledda ***
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RIFLESSONE
Disubbidire è …un obbligo! « News, Video, Blog
Gentili vagabondi della rete, grazie della visita ed in attesa di altre nuove, ricordiamo che per chi volesse (in totale anonimato) utilizzare il nostro blog per discuterne, è libero di commentare senza doversi registrare; ma con “l’obbligo” di condividere…
http://francomartino.eu/invalsibanalita-e-coraggio/
Storia di una sanzione disciplinare (puntata 8) | LA SCUOLA DELLE 3 i
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Fufù
Il pesce non si rende conto dell’acqua che ha intorno…
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magari è un pesce fuor d acqua :D..CHE CRETINATA VABEH ORMAI L HO SCRITTA …fanculo al maiscolo 😀
Albert1 scrive:
18/07/2013 alle 08:46 su 2010Fugadapolis
Bòngiorno a tùlemond.
Allora, ho letto il post originale intero, ma commento solo qui poichè in parte “dissento” e non mi va di dissentire in “casa d’altri” 😉
Il punto è che bisogna distinguere fra la questione di principio (accettabile e condivisibile) e la normale procedura basata su struttura, organizzazione e gerarchia.
Che uno o più insegnanti ritengano (a ragione o a torto, non è dato a me giudicare) che un ordine di servizio è una cazzata e decidano di non ottemperarvi è una cosa. E va bene. Come disse qualcuno posso non essere d’accordo con la tua idea ma farò tutto quanto è in mio potere per permetterti di esprimerla.
Altro è il fatto che quando sei dentro un “sistema” (e ci sei da parecchio a quanto pare), sai come funziona e non puoi lamentarti. Puoi combattere per il punto di principio di cui sopra, puoi rendere pubblico tutto il pateracchio (come infatti è stato fatto), puoi incazzarti ma non lamentarti.
La direttiva parte dall’ alto del sistema (il ministero), viene applicata dai livelli più bassi (i dirigenti scolastici) a mezzo ordine di servizio, il docente che col sistema ci magna da anni deve ottemperare e basta. Se non ritiene di farlo, non lo fa. Le conseguenze arrivano, sotto forma di richiamo prima verbale, poi scritto, poi arriva la sanzione. Punto.
Il principio è giusto ? Ok. Si combatte fino alla fine, vinca il migliore. La ragione prevale sempre, se i docenti avevano motivo di fare quello che hanno fatto lo faranno valere. E in questo senso vanno a loro i miei migliori auguri, insieme ad un forte abbraccio. E questo perchè io personalmente sono uno che di queste “battaglie” ne ha fatte e ne fa tuttora tante, uscendone col culo più o meno rotto ma sempre con le sue gambe e con i suoi princìpi. Nella fattispecie, da un “sistema” simile per organizzazione a quello di cui si tratta, proprio per una questione di principio (ed altri problemini 😉 ) mi sono tirato fuori tanti anni fa, rinunciando senza possibilità di ripensamento a “posto sicuro”, “stipendio” e “pensione” in un colpo solo.
In tutto questo, ciò che mi fa incazzare è che queste cose sono all’ ordine del giorno, e non solo a Posada, e non solo nelle scuole. Ho letto per intero le sanzioni inflitte alle insegnanti (sul Blog di Lezzy). Sanzioni “fotocopia”, ma comunque (anche lasciando qualche errore di ortografia) per scriverle, timbrarle e firmarle ci avranno messo tre giorni minimo. Aggiungiamo tutto il tempo sprecato nella “querelle”: le audizioni, i colloqui, l’ onnipresente rappresentante sindacale in mezzo ai coglioni, tutta gente pagata da noi che invece di fare quello che deve (mandare avanti una scuola e formare alunni) perde tempo a giocare a Law & Order. Ecco, questo mi fa incazzare. Se avessi avuto un figlio in quella scuola ed avessi avuto contezza di quello che stava succedendo, sarei piombato in presidenza durante il confronto e avrei cominciato a menare alla cieca, ‘ndo cojo cojo.
Altro che cazzi.