I VAMPIRI PETROLIFERI

———PREZZI IN ITALIA———

Al momento circa il 60% del prezzo al consumo della benzina è costituita da tasse e accise varie. Nel settore si parla di prezzo euro/lt per intendere il prezzo comprensivo delle accise e imposta assolta, si parla di prezzo euro/lt Siva per intendere assolte le accise ma non assolta l’IVA (Siva = Senza IVA), si parla infine di prezzo euro/lt SIF/Siva per intendere il prezzo del prodotto senza aver assolto le accise e l’imposta. Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico ([1]):

Prodotto
(1.000 litri)
Prezzo
al consumo
Accisa IVA Totale
Imposte
Prezzo
Netto
Sif/Siva
Benzina senza piombo 1.673,50 704,20 290,44 994,64 678,86
Gasolio auto 1.653,99 593,20 287,06 880,26 773,73
GPL auto 740.39 147,27 128,50 275,77 464,62
Gasolio riscaldamento 1.405,38 403,21 243,91 647,12 758,26
Prezzi medi convenzionali in euro per 1.000 litri (19 dicembre 2011)

L’andamento dei prezzi (tranne la componente fiscale) è nel lungo periodo collegabile ai rincari del prezzo del petrolio greggio, ma nel breve periodo è determinante soprattutto la propensione (“costo di opportunità“) del consumatore; quest’ultimo è il motivo per cui paradossalmente il prezzo sale quando la domanda cala (estate) e scende quando la domanda cresce (inverno). Altre voci minori del costo logistico sono il costo del trasporto del combustibile, il trasporto su gomma e le tariffe autostradali.

Molte delle accise italiane furono introdotte come temporanee per far fronte a vari eventi straordinari, ma nonostante il venir meno della causa a tutt’oggi non risultano ancora rimosse:

  • 0,1 centesimi di euro (1,90 lire) per la guerra di Abissinia del 1935;
  • 0,7 centesimi di euro (14 lire) per la crisi di Suez del 1956;
  • 0,5 centesimi di euro (10 lire) per il disastro del Vajont del 1963;
  • 0,5 centesimi di euro (10 lire) per l’alluvione di Firenze del 1966;
  • 0,5 centesimi di euro (10 lire) per il terremoto del Belice del 1968;
  • 5,1 centesimi di euro (99 lire) per il terremoto del Friuli del 1976;
  • 3,9 centesimi di euro (75 lire) per il terremoto dell’Irpinia del 1980;
  • 10,6 centesimi di euro (205 lire) per la missione in Libano del 1983;
  • 1,1 centesimi di euro (22 lire) per la missione in Bosnia del 1996;
  • 2,0 centesimi di euro (39 lire) per rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004;
  • 0,5 centesimi di euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005;
  • 0,71 a 0,55 centesimi di euro per il finanziamento alla cultura nel 2011;
  • 4,0 centesimi di euro per far fronte all’emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011;
  • 0,89 centesimi di euro per far fronte all’Alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana nel novembre 2011;
  • 8,2 centesimi di euro per il decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011.

A ciò si somma l’imposta di fabbricazione sui carburanti, per un totale finale di 70,42 centesimi di euro per la benzina e 59,32 per il diesel. Su queste accise viene applicata anche l’IVA al 21%, che grava per circa 15 centesimi di euro nel primo caso e 12 nel secondo. Fonte: Agenzia delle Dogane, MSE – Direzione Generale Energia e Risorse Minerarie

Inoltre, dal 1999, le Regioni hanno la facoltà di tassare i carburanti.

Il petrolio viene acquistato dai Paesi arabi in dollari americani ed è quotato in tale moneta alle Borse di Londra (Brent) e New York (WTI). Il generale rafforzamento del cambio euro/dollaro dal 2000 in poi ha contribuito a ridurre il prezzo del barile di greggio nei Paesi UE, una volta calcolato in valuta.

Le compagnie petrolifere sono state oggetto in varie parti del mondo di critiche per i ritardi con i quali i prezzi al consumo tengono conto di periodi di lieve discesa per le quotazioni del greggio, e del cambio euro/dollaro favorevole.

Simili critiche sono mosse ai governi italiani perché una detassazione della benzina consentirebbe di compensare i rincari del barile di greggio, e di controllare una spirale inflazionistica.

Con la manovra finanziaria 2011 si è stabilito che verrà aumentata immediatamente l’iva al 21% (e da metà 2012 fino al 23%) ed introdotta dal 1º gennaio 2012 un’ulteriore tassa sui carburanti che porterà ad un rincaro di circa 10 centesimi/litro del prezzo della benzina (12 centesimi per il diesel) portando la benzina a circa 1,80 euro/litro ad inizio 2012 e dopo l’ulteriore aumento dell’iva a circa 1,86 euro/litro

———EUROPEAN-BENZA-REPORT———

CHE QUESTI VAMPIRI POSSANO SPENDERE IN MEDICINE TUTTO QUELLO CHE CI RUBANO…

http://slitalia.altervista.org/pgs/debpubb.php

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MACOMECAZZOVELODEVODIRE ???

CHIUDETE ILCONTO IN BANCA..SVEGLIAMOCI !!!COSA CI HA MAI FATTO CREDERE CHE DELLA CARTA SIA COSI PREZIOSA?? 

KEEPONTRUCKINGENTE


Un commento su “I VAMPIRI PETROLIFERI

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